domenica 31 ottobre 2010

Disappointment


Sorprendente sconfitta degli All Blacks a Hong Kong contro l'Australia. Termina nel modo più inopinato la formidabile sequenza di 15 vittorie consecutive. Gli Aussies hanno vinto con una incredibile rimonta nel finale, favorita da due erroracci del solito svagatissimo Donald, che nell'ultimo quarto d'ora ha rimpiazzato in maniera scadente (e non è una novità) Dan Carter. Dopo essere partiti malissimo, sotto di 12-0 nella prima metà del primo tempo, gli ABs hanno reagito alla grande, segnando nei 40 minuti centrali un parziale di 24-0. Poi, il crollo, e sconfitta 24-26. Nell'Australia, che mette così termine alla disastrosa sequenza di 10 sconfitte consecutive contro la Nuova Zelanda, ottima prestazione di Peacock. Per gli ABs una duplice lezione: 1) le partite durano 80 minuti, e cominciarle e terminarle svagati non va bene.2) Quando non gioca Carter sono dolori.

domenica 12 settembre 2010

Marea nera su Sidney


Ancora una vittoria in extremis per gli Abs, che a Sidney centrano un triplice record: 6 vittorie su 6 partite nel Tri Nations, maggior numero di punti segnati (184), maggior numero di mete realizzate (22). Partita assai problematica per gli uomini di Henry, apparsi un po' arrugginiti per lunghi tratti di gara, e sotto 22-9 fino a 15 minuti dalla fine nella tana dei Wallabies, andati in meta nel primo tempo con il giovane 'O Connor e nel secondo tempo con Ashley-Cooper. Poi Henry ha tolto dal campo Cruden, acerbo e inconsistente sostituto di Carter (la sua assenza in regia si è sentita, eccome...), sostituendolo con l'esordiente Slade, e ha buttato nella mischia Afoa e Boric, al posto di Franks e di Donnelly. Gli All Blacks hanno cambiato marcia andando in meta prima con McCaw e poi con Read. Continua per i Wallabies la serie nera contro gli All Blacks, ma gli Australiani hanno confermato i grandi progressi già mostrati con gli Springboks.

domenica 5 settembre 2010

Sorpresona a Bloemfontein


Sorpresa: l'Australia trionfa in Sudafrica. Dopo 47 anni i Wallabies vincono sull'altopiano, e portano a casa anche altri due risultati: il 2° posto nel ranking mondiale, da dove scalzano gli Springboks, e la Nelson Mandela Shield, il trofeo che oppone Sudafrica e Australia. Pomeriggio da dimenticare per i padroni di casa, che chiudono il Tri Nations con una sola vittoria, il peggior risultato di sempre. Habana esce dal campo nel secondo tempo tra i fischi, senza riuscire a raggiungere l'obiettivo di diventare il miglior realizzatore di mete di sempre degli Springboks. Match bellissimo e pazzo: dopo un primo tempo dominato dagli Australiani in lungo e in largo, con quattro mete, fino a portarsi sul 31-6, gli Springboks ricominciano a placcare e conseguono un parziale di 30-0 (!), portandosi sul 36-31 a pochi minuti dalla fine. Sembra fatta, ma ecco l'imponderabile. Gli ospiti (con un uomo in meno) vanno in meta con Mitchell e si riportano sopra di 2 punti. A tre minuti dalla fine Beale perde malamente un pallone sui 22 metri, sbaglia la presa e se lo fa rimbalzare in faccia, e pemette agli Springboks una azione d'attacco che si conclude con la punizione dell'infallibile M.Steyn. Ma gli Springboks non riescono a mantenere il possesso di palla nei secondi finali e, a tempo scaduto, concedono ai Wallabies un calcio da fermo da 56 metri. Lo specialista Giteau è fuori, si incarica della battuta Beale che, anche grazie all'aria rarefatta degli altopiani, centra i pali e fissa il risultato finale sul 41-39! L'ultima partita del Tri Nations a Sidney con gli All Blacks - privi di Dan Carter - promette scintille.

lunedì 23 agosto 2010

Se dovessi andare a combattere in guerra


"Sono molto orgoglioso di ciò che hanno fatto i ragazzi oggi. E' stata una immensa partita di rugby, davanti a un pubblico enorme e in uno stadio molto speciale. Non credo che possa esserci niente di più grande di questo. Se dovessi andare a combattere una guerra, vorrei andarci con questi ragazzi". Graham Henry commenta la vittoria degli All Blacks a Johannesburg contro gli Springboks (29-22) che ha consegnato il Tri Nations alla sua squadra.

domenica 8 agosto 2010

sabato 7 agosto 2010

"Non ce l'abbiamo fatta..."


"...ma ce l'abbiamo messa tutta". Il capitano dei Wallabies Rocky Elsom commenta la sconfitta contro gli All Blacks a Christchurch per 20-10. Ora per gli ABs il quinto Trinations in 6 anni è a un passo. Intanto portano a casa un'altra Bledisloe Cup. Nella foto, la meta australiana.

domenica 1 agosto 2010

sabato 10 luglio 2010

Il ruggito di Read


Read schiaccia in meta contro gli Springboks ed esulta.

Il primo round agli All Blacks


Gli All Blacks si aggiudicano il primo match del Tri Nations 2010 sconfiggendo nettamente (32-12) gli Springboks ad Auckland. Di Conrad Smith(nella foto), Nonu, Read e Woodcock le 4 mete (a zero) dei padroni di casa. Per i Sudafricani solo 4 calci di Steyn. La rivincita sabato 17 luglio.

venerdì 25 giugno 2010

Zac Guildford nel 15 iniziale contro il Galles


Guildford (nella foto), Muliaina, Tialaata e Woodcock partono nel 15 iniziale nel secondo test contro il Galles.

sabato 19 giugno 2010

Kapa o Pango per i Gallesi

Gallesi travolti nel secondo tempo:42-9


Dopo un primo tempo molto combattuto, terminato sul punteggio di 15-9 per gli All Blacks, i Gallesi cedono nel secondo tempo e subiscono uno sconfortante parziale di 27-0. Cinque le mete per i padroni di casa, tra i quali ha brillato uno straordinario Dan Carter autore di due mete sensazionali. In meta anche Mealamu, Cory Jane e Kahui. La rivincita con i Gallesi tra sette giorni. Da notare che si è interrotta oggi la liason tra gli All Blacks e il glorioso stadio Carisbrook di Dunedin: il nuovo stadio verrà inaugurato nel 2011 in occasione della Coppa del Mondo.

sabato 12 giugno 2010

La prima meta del 2010 è di Conrad Smith


E' di Conrad Smith - qui festeggiato da Rokocoko - la prima meta del 2010 degli All Blacks, che hanno travolto 66-28 l'Irlanda nel primo match della stagione. Devastante l'avvio dei padroni di casa, che al 34° conducevano 38-0. Gli All Blacks hanno giocato dal 15° minuto con un uomo in più, per l'espulsione inflitta a Heaslip, reo di avere colpito con una ginocchiata un avversario durante una mischia. Per gli Irlandesi, sconfitti dagli All Blacks 22 volte su 23 incontri (mai vittoriosi e un solo pareggio nel 1973), si tratta della sconfitta più pesante degli ultimi 10 anni. Gli Irish hanno reagito bene però dopo il terrificante 38-0 dei primi 34 minuti, segnando poi 4 mete. 9-4 il computo delle mete totali per gli All Blacks.

sabato 5 giugno 2010

Quattro nuovi All Blacks nei 26 selezionati per i tre match contro Irlanda e Galles


Forwards:

Anthony Boric - North Harbour (13)
Aled de Malmanche - Waikato (2)
Tom Donnelly - Otago (6)
Ben Franks - Tasman (uncapped)
Owen Franks - Canterbury (9)
Jerome Kaino - Auckland (25)
Richie McCaw (capt)- Canterbury (80)
Keven Mealamu - Auckland (71)
Kieran Read - Canterbury (16)
Adam Thomson - Otago (15)
Brad Thorn - Canterbury (37)
Neemia Tialata - Wellington (41)
Victor Vito * Wellington
Tony Woodcock - North Harbour (61)

Backs:

Daniel Carter - Canterbury (66)
Jimmy Cowan - Southland (33)
Aaron Cruden * Manawatu
Israel Dagg * Hawke’s Bay
Zac Guildford - Hawke’s Bay (2)
Cory Jane - Wellington (12)
Richard Kahui - Waikato (8)
Mils Muliaina - Waikato (82)
Josevata Rokocoko - Auckland (60)
Conrad Smith - Wellington (33)
Benson Stanley * Auckland
Piri Weepu - Wellington (35)

* L'asterisco segnala i neoconvocati. Tra parentesi le presenze con gli All Blacks.
Nella foto, a destra, con parrucca e pelliccia, il 23enne esordiente Victor Vito (1,92cm x 109 kg) scherza con Neemia Tialata dopo una vittoria degli Hurricanes.

domenica 30 maggio 2010

Ave Caesar


Vince sempre Victor Matfield. Il più forte seconda linea del mondo, alto 201 cm x 109 kg. di peso, conquista con i Bulls il terzo Super 14 in quattro anni, dopo essersi aggiudicato la Coppa del Mondo nel 2007 e il Trinations nel 2009 con il Sudafrica. I Bulls hanno sconfitto nella finalissima di Soweto gli Stormers 25-17. Inutile la meta per gli ospiti di Brian Habana.

venerdì 21 maggio 2010

Fuori anche Ma'a Nonu


Piove sul bagnato per Graham Henry. Il coach degli All Blacks perde anche Ma'a Nonu, la fenomenale ala samoana di Wellington (46 caps con gli ABs), che resterà fermo almeno 6 settimane per la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro patita nel match di Super 14 a Sidney contro Warathas.
Ma'a Nonu quindi salterà sia il match con l'Irlanda che quelli col Galles previsti nel mese di giugno.
La lista degli infortunati All Blacks dunque si allunga: Ali Williams, Jason Eaton e Sitiveni Sivivatu resteranno fuori per tutto il 2010, e lo stesso destino attende con ogni probabilità anche l'infortunato Hore will. Anche Muliaina, Donnelly e Toeva resteranno fermi ai box alcuni mesi per riprendersi dai rispettivi infortuni.

sabato 15 maggio 2010

Stagione finita per Andrew Hore


Andrew Hore dovrà stare fuori almeno 6 mesi per il grave infortunio subito alla spalla sinistra ieri durante il match del super 14 che ha visto i suoi Hurricanes pesantemente sconfitti per 32-16 dai Warathas a Sidney. La sconfitta è costata a Wellington l'eliminazione dalle semifinali del Super 14, dove accede invece con pieno merito la forte squadra australiana, ricca di giovani di talento. Sarà un caso ma gli Hurricanes, rimasti in partita fino all'infortunio di Hore, sono letteralmente crollati dopo l'uscita dal campo del forte tallonatore degli All Blacks. Particolarmente deludente la prestazione contro Warathas di altri All Blacks, come Weepu, So'oialo, Smith e Jane.

martedì 4 maggio 2010

Una bella haka


Una bella haka è quello che ci vuole: Kapa o Pango!

sabato 1 maggio 2010

Hurricanes 2010


Da destra a sinistra, seduti: Ma'a Nonu, Tialata, Gear, So'oialo.

martedì 27 aprile 2010

Springboks contro Maori


La Nuova Zelanda Maori potrebbe affrontare gli Springboks nel 2010, anno del centenario della SARU, la Federugby sudafricana.
Nel 2010 la Nuova Zelanda Maori affronterà anche i Barbarians, l'Inghilterra e l'Inghilterra. La vicenda ha anche una coloritura politica, perchè alcuni leader maori hanno chiesto alla Federugby della Nuova Zelanda di pretendere pubbliche scuse dalla Federugby sudafricana per l'esclusione dei giocatori Maori da diversi tour degli All Blacks in Sudafrica a causa delle leggi dell'apartheid. Il match tra Springboks e Nuova Zelanda Maori non è ancora stato confermato dal presidente della SARU Oregan Oskins, che però ha così commentato:"L'apartheid è stato una tragedia che ha rovinato milioni di vite, e ancora oggi continuiamo a combattere contro quell'eredità".

venerdì 23 aprile 2010

Mancano 49 giorni


Mancano 49 giorni alla prossima partita degli All Blacks, il 12 giugno a Dunedin contro l'Irlanda.

lunedì 19 aprile 2010

Due portoghesi a S.Siro


Tialata e Messam alle prese con una telecamerina a bordo campo durante Italia-All Blacks.

martedì 13 aprile 2010

Non potrai essere niente altro nella tua vita


"Gli uomini hanno conosciuto guerre, dolori, sconfitte e risalite, e sono ricordati per quello che hanno fatto, ma chiunque sia stato un All Black, sa che non potrà essere null'altro in vita sua. Quando muori, l'annuncio sarà: "E' morto un All Black". Niente di più". Chris Laidlaw, mediano di mischia degli All Blacks. La citazione è tratta da "All Blacks" di Malcom Pagani, 2010, Aliberti editore. Nella foto, Laidlaw a Parigi contro la Francia nel 1964.

venerdì 9 aprile 2010

"Pensavo solo alla Coppa del Mondo"


"Prima dell'ultima Coppa del Mondo, due anni, tre anni prima, ci pensavo sempre, la Coppa del Mondo era sempre nella mia testa. Adesso mancano solo 18 mesi alla Coppa del Mondo ma non ci penso, non la sento così vicina. E' merito dell'esperienza che ho fatto a Perpignan, in Francia. Giocare in un altro Paese, conoscere una nuova cultura ha rinfrescato la mia mente". Dan Carter, il mediano di apertura degli All Blacks, si confida al Sidney Morning Herald.

Questo è l'uomo dai lunghi capelli


Piri Weepu guida la haka.

giovedì 8 aprile 2010

La favola triste di Keith Murdoch


Keith Murdoch, pilone degli All Blacks, autore dell'unica meta che diede agli All Blacks la vittoria contro il Galles il 2 settembre 1972 a Cardiff, il giorno dopo la partita venne svegliato dal capitano Kirkpatrick, che gli comunicò che gli era stata revocata la convocazione per il successivo match con la Scozia. Nella notte Murdoch, al termine di una festa ad alto tasso alcoolico, aveva pestato un vigilante gallese di nome Peter Frank. Murdoch, 29enne, non tornerà mai più in patria, in Nuova Zelanda. Sparirà nella campagna australiana, nei dintorni di un paesino chiamato Tennant Creek, nelle terre degli aborigeni. La sua storia è raccontata in "All Blacks" di Malcom Pagani, Aliberti edizioni, 2010.

lunedì 5 aprile 2010

Gli All Blacks cercano il quarto Grande Slam


Tra novembre e dicembre, gli ABs cercheranno nelle isole britanniche il loro quarto Grande Slam, dopo i tre ottenuti nel 1978, 2005 e 2008. Tenteranno così di eguagliare il record degli Springboks, che a quota quattro sono già arrivati e a loro volta, quest'anno, tenteranno di migliorare il loro score con un nuovo tour al di là della Manica.
Il Grande Slam del 2008, con le vittorie contro Scozia (32-6), Irlanda (22-3), Galles (29-9) e Inghilterra (32-6) è quello conseguito con i più ampi margini - sempre almeno 13 punti - e l'unico ottenuto senza mai subire una meta.

venerdì 2 aprile 2010

Non basta Ma'a Nonu


Agli Hurricanes non sono bastate due spettacolari mete di Conrad Smith e Ma'a Nonu per tornare a vincere. Una contestata meta di Paulo a tempo scaduto ha permesso ai Crusaders di Ritchie McCaw di impattare il match sul 26-26. Dan Carter ha poi sbagliato di un soffio il calcio di conversione che avrebbe potuto dare agli ospiti la vittoria su Wellington. Il derby neozelandese, che ha visto in campo un bel po' di All Blacks, è stato un match combattuto e spettacolare. Partenza a razzo dei Crusaders, che al 25° del primo tempo si sono portati sul 18-0 grazie a una formidabile meta del giovane Zac Guilford, convertita da Carter. Poi la rimonta degli Hurricanes (propiziata da due mete di Ma'a Nonu, apparso nell'occasione il Ma'a Nonu dei tempi migliori, e del monumentale Conrad Smith) raggiunti proprio a tempo scaduto, al termine di una martellante serie di mall e casseforti dei Crusaders. Per altro la meta degli ospiti ha avuto bisogno del ricorso alla prova tv, che in realtà non è servita a molto visto che dalle immagini non si è capito nulla di più di quanto (non) si fosse visto in diretta. Adesso per la squadra di Tialata, So'oialo, Ma'Nonu, Hore, Cory Jane, Conrad Smith e Piri Weepu il Super 14 si fa in salita. Con 3 vittorie e 1 un pari in 8 match i playoff restano lontani.

martedì 30 marzo 2010

Un affare da 700 milioni di euro


La Coppa del Mondo del 2011 potrebbe valere circa 700 milioni di euro per l'economia neozelandese. Lo ha detto il primo ministro neozelandese John Key (qui con Ritchie McCaw durante un recente allenamento degli ABs). L'audience televisiva attesa per la Coppa del Mondo è di circa 4 miliardi di persone. Gli ABs hanno vinto la Coppa del Mondo solo una volta, nel 1987. Anche in quell'occasione la massima competizione rugbistica mondiale si tenne in Nuova Zelanda.

giovedì 25 marzo 2010

Umaga di nuovo in campo


Tana Umaga di nuovo in campo. A 36 anni suonati, l'ex capitano degli All Blacks è pronto a scendere in campo come ala contro Bourgoin nelle file di Toulon (dove è assistente allenatore) nel campionato francese per sostituire l'infortunato Loamanu, che dovrà saltare il resto della stagione.
"Ha ancora l'entusiasmo di un ragazzino" ha dichiarato il coach di Toulon Philippe Saint-Andre.

lunedì 22 marzo 2010

Il leone Hayman dice addio agli All Blacks


Karl Hayman, formidabile pilone di Opunake, 1.93 x 119 kg, 45 caps negli All Blacks fino al 2007, ha firmato un contratto multimilionario con Toulon e giocherà i prossimi due anni in Francia. Hayman (al centro nella foto), 30 anni, attualmente è sotto contratto con Newcastle.
Steve Tew, amministratore delegato della New Zeland Rugby Union, ha dichiarato che "trattenere in patria o richiamare dall'estero i nostri giocatori è una priorità, ma non a qualsiasi costo".
Hayman ha detto che la sua è stata una decisione sofferta, ma che alla fine ha prevalso la scelta di garantire stabilità economica alla sua famiglia.
"La nostra maglia ha un fascino intatto - ha detto Steve Tew - ma è chiaro che se la scelta è di ordine economico, non possiamo competere. In ogni caso siamo riusciti a tenere con noi Ritchie McCaw e Dan Carter".
Il proprietario di Toulon Mourad Boudjellal ha dichiarato che consentirà ad Hayman di giocare la Coppa del Mondo nel 2011 con gli All Blacks, ma Tew ha confermato che la decisione della UnionRugby neozelandese di non convocare All Blacks che giocano all'estero non è modificabile.

sabato 20 marzo 2010

Omaggio a John Hayes


Nel 2007, 87 anni dopo il "Bloody Sunday", nel quale l'esercito britannico a Croke Park fece fuoco uccidendo 12 patrioti e uno degli atleti irlandesi in campo, la nazionale di rugby inglese mette piede a Croke Park, che da allora era sempre stato chiuso agli sport britannici e riservato ai soli sport gaelici. Il pilone John Hayes, 1.93 x 127 kg., piange sulle note di "Ireland's call", il secondo inno irlandese, quello che rappresenta anche l'Irlanda del Nord. Hayes, che ha ormai passato i 36 anni, oggi ha raggiunto le 102 presenze nella nazionale irlandese e ogni volta si commuove al momento dell'inno. Il match del 2007 è stato vinto dall'Irlanda 43-13.

venerdì 19 marzo 2010

Non esiste altro Lomu all'infuori di me

Il mio nome è Tialata


"Gioco a rugby da quando ho 12 anni. Quando ero un ragazzo ho conosciuto Piri Weepu, che da allora è uno dei miei migliori amici. Sono cresciuto in un paesino chiamato Wainuiomata, di cui è originario anche Tana Umaga, che ho avuto il piacere di conoscere quando ero ancora un bambino e frequentavamo assieme la stessa chiesa. Sono un giocatore di rugby professionista da 8 anni, che ho passato con i Lions e gli Hurricanes di Wellington. Faccio anche orgogliosamente parte degli All Blacks, una cosa che nessuno potrà mai più portarmi via. Il mio nome è Neemia Tialata".
Neemia Tialata, pilone destro degli All Blacks, 1.87 cm x 127 kg., si presenta sulla homepage del suo nuovo sito neemia.webs.com. Nella foto, Tialata esegue l'haka a Milano.

martedì 16 marzo 2010

Dove l'orizzonte si incontra con il cielo


"Hine nui te po è ciò che si vede, ciò che si apre e ciò che si chiude dove l'orizzonte si incontra con il cielo"

lunedì 15 marzo 2010

Sua Maestà Rodney So'oialo


Rodney So'oialo e due "Hurricanes" in un bar di Bloemfontein, Sudafrica, catturati su Twitter da Neemia Tialata.

Tutti da Codfather a mangiare il pesce!


A Camps Bay, a pochi chilometri da Cape Town, Sud Africa, Ma'a Nonu, Piri Weepu e gli Hurricanes (fotografati da Neemia Tialata) si fanno una bella mangiata di sushi e pesce fresco da "Codfather" prima della partita contro i Cheetahs.

giovedì 11 marzo 2010

Noa


L'uomo è tapu, è sacro, la donna invece è noa, e libera l'uomo dalla sua condizione di essere sacro.

Wairua


Per i maori quando sogniamo una persona la incontriamo davvero. Incontriamo il suo spirito (wairua) nel Regno della Notte, nel Regno di Hine-nui-te-po.

martedì 9 marzo 2010

Hine-nui-te-po che uccise Maui


Maui, il dio che scoprì Aotearoa pescandola dal mare, volle dare l'immortalità a se stesso e al genere umano. Allora tentò di penetrare Hine-nui-te-po mentre dormiva. Ma la Signora delle Tenebre si svegliò, destata dal canto di un uccello, strinse le sue lunghe gambe e fece a pezzi Maui. Così Maui morì e divenne il primo ospite del Regno delle Tenebre.

domenica 7 marzo 2010

Hine-nui-te-po


Hine-nui-te-po, la Signora delle tenebre: secondo la mitologia Maori, quando giunge la nostra ora vediamo i suoi grandi occhi verdi che ci osservano nella notte.

Tana Umaga: "Cosa significa la Kapa o Pango"


Tana Umaga e Aaron Mauger parlano del significato della Kapa o Pango.

sabato 6 marzo 2010

Accendi il tuo respiro


Ha significa respiro, ka significa accendi. Haka, accendi il tuo respiro.Nella foto, Ritchie Mc Caw e Sitiveni Sivivatu accendono il loro respiro.

giovedì 4 marzo 2010

Una sola ragione per vivere


Mancano 545 giorni al Campionato del Mondo di Rugby in Nuova Zelanda, ma loro si preparano solo a questo. Pensano solo a questo. Vivono solo per questo. Sedici anni dopo sarà ancora Springboks-All Blacks.

mercoledì 3 marzo 2010

Se non lo facessi morirei


"Fare film è un lavoro terribile. Devi essere nella situazione per cui se non li facessi moriresti". Il cinema secondo Martin Scorsese.

martedì 2 marzo 2010

Non mi piego, non mi piego!


"Sotto i colpi d'ascia della sorte,
la mia testa sanguina,
ma non si piega.
Al di là di questo luogo
di lacrime e ira
solo l'orrore
di un mondo di ombre
mi attende
ma la minaccia degli anni
non mi fa paura.
Non importa quanto angusta sia la porta
quanto carico di dolore
il castigo della sentenza
sono io il padrone del mio destino
il capitano della mia anima"

(Invictus).

lunedì 1 marzo 2010

Il compito che hai realizzato in questa terra


‘Quello che hai scritto e il modo in cui hai realizzato il tuo compito in questa terra è magnifico...Ispira davvero. Sei stato coraggioso, hai detto cose che molti giornalisti non avrebbero mai detto"
(Presidente Nelson Mandela, 11 novembre 1998, intervista a John Carlin, autore di "Playing the Enemy", il libro da cui è tratto "Invictus")

"Cose che capitano nel gioco del rugby"


Nel 2005 a Christchurch, durante All Blacks-Lions, l'irlandese Brian O'Driscoll fu vittima di uno dei placcaggi più brutali della storia del rugby, ad opera di Tana Umaga e Kevin Mealamu. Per effetto di quel placcaggio, O'Driscoll restò infortunato cinque mesi. L'incidente provocò grande sdegno in Irlanda, dove molti chiesero una pesante squalifica per Umaga, per altro mai arrivata. Il capitano degli All Blacks non si è mai scusato per quel placcaggio, e anche in questo filmato lo commenta dicendo: "Sono cose che capitano nel gioco del rugby".

domenica 28 febbraio 2010

Roberto Saviano su "Invictus"


"La vittoria contro i rugbisti maori della Nuova Zelanda non è una vittoria sportiva, ma uno dei risultati politici internazionali più importanti del novecento" ("Clint, Mandela e l'epica del rugby", Repubblica 25 febbraio 2009)

venerdì 26 febbraio 2010

Non ho paura


"Out of the night
that covers me
I'm unafraid
I believe"

Questa sera "Invictus" in tutte le città italiane.

giovedì 25 febbraio 2010

Verso mezzogiorno


"Verso mezzogiorno, a sud-est, vedemmo un'isola alta e lunga".
Il 13 agosto 1642 l'olandese Abel Janszoon Tasman è il primo europeo a toccare le coste di Aotearoa. Nella foto Tasman Beach.

mercoledì 24 febbraio 2010

Kapa O Pango


Ta ringa whakarongo!
Kia rite! Kia rite! Kia mau! Hii!
Kapa o pango kia whakawhenua au i ahau!
Hi aue, hii!
Ko Aotearoa e ngunguru nei!
Hi au, au, aue ha, hii!
Ko kapa o pango e ngunguru nei!
Hi au, au, aue ha, hii!
I a ha ha!
Ka tu te ihiihi
Ka tu te wanawana
Ki runga ki te rangi e tu iho nei,
Tu iho nei, hii!
Ponga ra! Kapa o pango, aue hi!
Ponga ra! Kapa o pango, aue hi, ha!

martedì 23 febbraio 2010

Celebrazioni del Waitangi Day


Bambini maori festeggiano il Waitangi Day (6 febbraio) a Waitangi tuffandosi da un ponte (foto Zimbio).

lunedì 22 febbraio 2010

Haka contro l'Australia


Auckland 18 luglio 2009, Tri Nations, guida Piri Weepu, gli All Blacks vincono 22-16.

domenica 21 febbraio 2010

sabato 20 febbraio 2010

Mandela stringe la mano a Jonah Lomu


Il vero "Invictus", ovvero l'immediato prepartita della finale tra Springboks e All Blacks. Musica stile primi anni '90, una versione dell'inno sudafricano un po' troppo pomposa, la stretta di mano tra "Madiba" e Pienaar immortalata anche dal film di Clint Eastwood, ma soprattutto, al minuto 2 e 6 secondi del video, Mandela con la maglia degli Springboks che stringe la mano a un emozionatissimo Jonah Lomu! Poi i secondi finali e l'esultanza dei Sudafricani.
PS Le immagini sono un po' fuori quadro, ma pazienza, per momenti del genere ne vale la pena.

venerdì 19 febbraio 2010

Eaton fuori per motivi disciplinari


Jason Eaton, il 28enne terza linea degli All Blacks (qui con la fascia bianca sulla fronte dopo la vittoria contro l'Australia a Tokyo nel 2009) con i quali vanta 15 presenze, non giocherà il match di Super 14 contro i Western Force. Gli Hurricanes l'hanno messo fuori squadra per motivi disciplinari, senza specificazioni ulteriori. Possibile, ma non sicuro, il suo rientro in squadra per il match successivo. Eaton è alto 2,03 m per 107 kg.

giovedì 18 febbraio 2010

Sono al 55.213° posto


Dopo il primo turno, con i miei 31 punti sono 55.213imo (su 100.000 partecipanti) al "Rebel Sport Super 14", una specie di Fantarugby del Super 14, la Champions League del rugby alla quale partecipano le più forti squadre di club di Nuova Zelanda, Sud Africa e Australia. Domani c'è il secondo turno, in concomitanza con la seconda giornata del Super 14. Nella foto Zimbio, Ma'a Nonu con gli Hurricanes in un match dell'edizione 2009 del Super 14.

mercoledì 17 febbraio 2010

La mia vita


L'All Black Tamati Ellison (2 presenze, ha giocato a Milano contro l'Italia) ha aperto un blog e l'ha chiamato "La mia vita". L'ha inaugurato annunciando che sta per sposarsi e facendo un po' di considerazioni sul matrimonio.
Lo trovate a questo indirizzo:
mylifetamatiellison.blogspot.com.
Tamati gioca nel ruolo di centro negli Hurricanes, ha 26 anni, è alto 1,84m e pesa 95kg. Nella foto guida l'haka a Twickenham il 5 dicembre 2009 contro i Barbarians.

lunedì 15 febbraio 2010

Essere un All Black


"Quando ero piccolo guardavo l'haka in tv, poi andavo in camera mia, di fronte allo specchio, e la facevo lì. Quindi posso dire di aver fatto l'haka sin da piccolo. Diventare un All Black è stato un sogno diventato realtà" (Dan Carter, nella foto prima di All Blacks-Springboks a Auckland il 12 settembre scorso, in un' intervista a Skysport Italia)

domenica 14 febbraio 2010

O Siyeza


"O Siyeza, o siyeza , sizofika webaba noma
O siyeza, o siyeza, siyagudle lomhlaba
Siyawela lapheshaya lulezontaba ezimnyama
Lapha sobheka phansi konke ukhulupheka"
"Stiamo venendo,arriveremo presto/
abbandoniamo questa terra/
attraversiamo queste montagne nere/
dove lasceremo le nostre sofferenze"


1993, Johnny Clegg & Savuka scrivono "O Siyeza" in ricordo di "Dudu" Zulu Mntowaziwayo Ndlovu, ucciso a colpi di pistola all'età di 35 anni.

Sono il signore del mio destino


"Sono il signore del mio destino/
il capitano della mia anima"

("Invictus")
Gli Springboks Matfield, Botha e Burger fronteggiano la haka il 12 settembre 2009 ad Auckland (foto Zimbio).

sabato 13 febbraio 2010

Hamba Nahti


"Hamba nathi Mkhululi wethu,
hamba nathi Mkhululi wethu.
Mkhululi, Mkhululi, Mkhululi wethu,
Mkhululi, Mkhululi, Mkhululi wethu"
"Vieni con me e salvami"

La canzone tradizionale xhosa - un'invocazione mistico/religiosa- è nella colonna sonora di "Invictus". In questo video - lo spot per la birra sudafricana- anche Victor Matfield (con la salvietta in testa), Percival Montgomery, John Smit, Schalk Burger, Os Du Randt e altri Springboks campioni del mondo nel 2007.

venerdì 12 febbraio 2010

giovedì 11 febbraio 2010

"Non ho mai più rivisto la finale"


"Non ho mai più voluto rivedere in tv la finale, per non attenuare l’emozione di quel giorno»(Francois Pienaar, capitano degli Springboks).